In Francia partono i test per i lampioni bioluminescenti | FuturoProssimo

2022-06-03 17:59:35 By : Mr. Maopo Huang

Notizie per capire, anticipare, migliorare il futuro. No Result View All ResultNotizie per capire, anticipare, migliorare il futuro. Leggi in:  In Francia partono i test per i lampioni bioluminescentiA Rambouillet primo test per dei lampioni stradali "viventi": sfruttano la bioluminescenza dei batteri per illuminare la strada in modo ecologico.di  Gianluca Riccio in Ambiente, Concepts Share162 Pin39 Tweet102 Send Share28 Share Share20 Immagini per gentile concessione di Glowee 23 Aprile 2022 ⚪ Si legge in 3 minuti A A A A Reset La biosfera è sempre affascinante per gli inventori, sempre alla ricerca delle soluzioni adottate da flora e fauna: la biomimetica è un grandissimo stimolo al progresso (e alla sostenibilità) della tecnologia. In questo caso parliamo di nanobionica vegetale, un campo affascinante che si traduce in una soluzione: illuminazione ecologica. Nella piccola città di Rambouillet, vicino a Parigi, c’è una fila di lampade stradali alimentate da organismi viventi: e nei prossimi mesi è prevista l’installazione di altri oggetti bioluminescenti. L’ispirazione per questo concetto di utilizzare l’illuminazione naturale (e non quella del sole) viene dalla startup francese Glowee, che ha creato speciali tubi di acqua salata con batteri bioluminescenti per fornire ai luoghi pubblici una luce decisamente d’atmosfera.Un’ipotesi di arredo urbano basato sulle lampade bioluminescenti – immagini gentile concessione di GloweeLa bioluminescenza La produzione di luce negli esseri viventi è un fenomeno osservato sulla terra e nell’acqua. Secondo la BBC , è presente nel 76% delle creature di acque profonde oltre che nelle lucciole, nei pesci e nei funghi. Ho raccontato tre anni fa i primi passi di Glowee, che sfrutta il dono della luce di un batterio marino chiamato aliivibrio fischeri. Lo raccoglie al largo delle coste della Francia e lo coltiva in acquari marini prima di spostarlo in questi speciali tubi.Forse ti interessa anche NTU Singapore sviluppa un dispositivo smart per raccogliere la luce solare Glowee, luce bio e senza elettricità Mygdal, ecosistema vegetale autonomo che illumina la casa Non serve attingere energia da una rete elettrica. Per tenere in “vita” (è il caso di dirlo) il sistema basta nutrire i batteri (nutrienti di base ed ossigeno). Si tratta di un’alternativa molto, molto più ecologica di tutti i combustibili fossili usati per produrre o far funzionare qualsiasi lampadina.Un altro possibile utilizzo delle lampade bioluminescenti, in combinazione con i punti ricarica delle auto elettriche – immagini gentile concessione di GloweeCome si spegnono le luci bioluminescenti? Dov’è l’interruttore delle luci bioluminescenti? Per spegnerle, gli operatori possono semplicemente “mettere in pausa” l’ossigeno che alimenta i batteri. Questo mette gli organismi in uno stato anaerobico in cui il metabolismo, che va di pari passo con la bioluminescenza, non procede. Sandra Rey, fondatrice di Glowee, osserva che queste lampade organiche sono meno costose e meno inquinanti. Usano anche meno acqua di quella necessaria a produrre luci LED. L’azienda è in trattative con 40 città in Francia, Belgio, Svizzera e Portogallo per accendere ovunque queste luci. Ovviamente questa notizia non comporta certo che lampade bioluminescenti siano già un sostituto perfetto. Vanno “alimentate” almeno una volta al mese, se non di più, non sono luminose come un LED e sono sensibili alle variazioni brusche di temperatura. In altri termini, sono viventi. Glowee ci sta lavorando su per migliorarle, e comunque i possibili campi di applicazione sono tantissimi. In generale, sarebbe bello che le città cambiassero proprio il mondo in cui utilizzano la luce: avere atmosfere più rilassate e sistemi nanobionici ispirerebbe le persone ad ad essere più rispettose di ambiente e biodiversità. Nel complesso, le luci bioluminescenti sono un’opzione che potrebbe aiutare anche a ridurre l’inquinamento luminoso, e a disturbare meno il comportamento naturale di molti animali. Per me è un SI. Tags: BioluminescenzaIlluminazione Post precedente Gli scienziati ritengono che potrebbe esserci vita aliena nascosta sulla luna di Giove Prossimo Post Beta Technologies e il suo incredibile aeroplano elettrico Collabora Per inviare articoli, divulgare gli esiti di una ricerca o di scoperte scientifiche scrivi alla redazione Nuovo studio: le batterie elettriche potrebbero durare 100 anni 9391 Condivisioni Share 3756 Tweet 2348 Whale Trailer Cabin, balena camper espandibile 3673 Condivisioni Share 1469 Tweet 918 Toyota sviluppa una cartuccia per rendere portatile l’idrogeno 2336 Condivisioni Share 934 Tweet 584 Coltiveremo legno in laboratorio senza più abbattere alberi 1100 Condivisioni Share 439 Tweet 275 Alopecia, nuovo farmaco USA cura il 40% dei pazienti: chiesto ok alla FDA 812 Condivisioni Share 324 Tweet 203 ArchivioArchivi Seleziona il mese Giugno 2022 Maggio 2022 Aprile 2022 Marzo 2022 Febbraio 2022 Gennaio 2022 Dicembre 2021 Novembre 2021 Ottobre 2021 Settembre 2021 Agosto 2021 Luglio 2021 Giugno 2021 Maggio 2021 Aprile 2021 Marzo 2021 Febbraio 2021 Gennaio 2021 Dicembre 2020 Novembre 2020 Ottobre 2020 Settembre 2020 Agosto 2020 Luglio 2020 Giugno 2020 Maggio 2020 Aprile 2020 Marzo 2020 Febbraio 2020 Gennaio 2020 Dicembre 2019 Novembre 2019 Ottobre 2019 Settembre 2019 Agosto 2019 Luglio 2019 Giugno 2019 Maggio 2019 Aprile 2019 Febbraio 2018 Luglio 2017 Aprile 2017 Marzo 2017 Febbraio 2017 Gennaio 2017 Dicembre 2016 Novembre 2016 Ottobre 2016 Settembre 2016 Agosto 2016 Luglio 2016 Giugno 2016 Maggio 2016 Aprile 2016 Marzo 2016 Febbraio 2016 Novembre 2015 Ottobre 2015 Aprile 2014 Marzo 2014 Gennaio 2014 Novembre 2013 Ottobre 2013 Settembre 2013 Agosto 2013 Luglio 2013 Giugno 2013 Maggio 2013 Aprile 2013 Marzo 2013 Febbraio 2013 Gennaio 2013 Dicembre 2012 Novembre 2012 Ottobre 2012 Settembre 2012 Agosto 2012 Luglio 2012 Giugno 2012 Maggio 2012 Aprile 2012 Marzo 2012 Febbraio 2012 Gennaio 2012 Dicembre 2011 Novembre 2011 Ottobre 2011 Settembre 2011 Agosto 2011 Luglio 2011 Giugno 2011 Maggio 2011 Aprile 2011 Marzo 2011 Ottobre 2009 Dai un’occhiata qui: Previsioni Un mondo senza lavoro: croce o delizia? 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Immagini per gentile concessione di Glowee

Nella piccola città di Rambouillet, vicino a Parigi, c’è una fila di lampade stradali alimentate da organismi viventi: e nei prossimi mesi è prevista l’installazione di altri oggetti bioluminescenti.

L’ispirazione per questo concetto di utilizzare l’illuminazione naturale (e non quella del sole) viene dalla startup francese Glowee, che ha creato speciali tubi di acqua salata con batteri bioluminescenti per fornire ai luoghi pubblici una luce decisamente d’atmosfera.

La produzione di luce negli esseri viventi è un fenomeno osservato sulla terra e nell’acqua. Secondo la BBC , è presente nel 76% delle creature di acque profonde oltre che nelle lucciole, nei pesci e nei funghi.

Ho raccontato tre anni fa i primi passi di Glowee, che sfrutta il dono della luce di un batterio marino chiamato aliivibrio fischeri. Lo raccoglie al largo delle coste della Francia e lo coltiva in acquari marini prima di spostarlo in questi speciali tubi.

Non serve attingere energia da una rete elettrica. Per tenere in “vita” (è il caso di dirlo) il sistema basta nutrire i batteri (nutrienti di base ed ossigeno). Si tratta di un’alternativa molto, molto più ecologica di tutti i combustibili fossili usati per produrre o far funzionare qualsiasi lampadina.

Dov’è l’interruttore delle luci bioluminescenti? Per spegnerle, gli operatori possono semplicemente “mettere in pausa” l’ossigeno che alimenta i batteri. Questo mette gli organismi in uno stato anaerobico in cui il metabolismo, che va di pari passo con la bioluminescenza, non procede.

Sandra Rey, fondatrice di Glowee, osserva che queste lampade organiche sono meno costose e meno inquinanti. Usano anche meno acqua di quella necessaria a produrre luci LED. L’azienda è in trattative con 40 città in Francia, Belgio, Svizzera e Portogallo per accendere ovunque queste luci.

Ovviamente questa notizia non comporta certo che lampade bioluminescenti siano già un sostituto perfetto. Vanno “alimentate” almeno una volta al mese, se non di più, non sono luminose come un LED e sono sensibili alle variazioni brusche di temperatura. In altri termini, sono viventi. Glowee ci sta lavorando su per migliorarle, e comunque i possibili campi di applicazione sono tantissimi.

In generale, sarebbe bello che le città cambiassero proprio il mondo in cui utilizzano la luce: avere atmosfere più rilassate e sistemi nanobionici ispirerebbe le persone ad ad essere più rispettose di ambiente e biodiversità.

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